Sembrano essere in arrivo le nuove misure relative agli incentivi per le aziende, che saranno inserite in uno scenario utile a predisporre il passaggio da Industria 4.0 a Industria 5.0.
  Mentre Industria 4.0 si è focalizzata sullo sviluppo tecnologico delle imprese, Industria 5.0 o Collaborative Industry, sarà caratterizzata dal welfare aziendale e dalla sostenibilità socio-ambientale: riprenderà gli stessi temi di innovazione tecnologica, ma se ne occuperà dal punto di vista del rapporto uomo-macchina.

Contributi e finanziamenti

industria 5.0Gli strumenti che al momento parrebbero essere quelli privilegiati, sono i Bandi regionali, nazionali ed europei,
il ripristino di aliquote vantaggiose per gli incentivi automatici (credito d’imposta), con l’introduzione di richieste legate alla sostenibilità e al benessere, gli incentivi/voucher per consulenze finalizzate alla realizzazione di progetti innovativi, la Nuova Sabatini, per l’acquisto di Beni strumentali.

Sostenibilità

Per avere accesso a contributi e finanziamenti, sarà indispensabile che le imprese dimostrino di essere in sintonia con l’Obiettivo di sviluppo sostenibile n. 3 delle Nazioni Unite:
“Assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età” 
Per garantire l’avvio di nuovi scenari produttivi ispirati agli obiettivi di sostenibilità, la Commissione europea si è avvalsa dell’EFRAG (European Financial Reporting Advisory),  che è un ente di natura tecnica, non politica, che si occupa dei principi contabili a livello internazionale. L’EFRAG ha elaborato e presentato 12 criteri ESRS (European Sustainability Reporting Standards), che definiscono le regole a cui le imprese sono tenute a conformarsi nel rendicontare impatti, rischi e opportunità legati alla sostenibilità: essi riguardano caratteristiche di contenuto generale, e approfondiscono tematiche ambientali, sociali e di governance, come illustrato nello schema che segue.

 

industria 5.0

 

Quali sono le aziende interessate ai criteri ESRS?

Tutte le aziende sono interessate a questo processo innovativo, perché l’obiettivo è quello di renderle sostenibili in ambito sociale, ambientale ed economico attraverso certificazioni ISO e SA.
Le Grandi imprese dovranno raggiungere l’obiettivo entro il 2024, le Medie quotate in borsa avranno tempo fino al 2026, mentre le Piccole e le Medie non quotate in borsa dovranno essere in regola entro il 2028.

Piccole e medie imprese

  Alle PMI è dato più tempo per adeguarsi agli Standard Europei di Sostenibilità (ESRS), ma questo aspetto non deve trarre in inganno, perché, per poter essere fornitrici delle grandi imprese, dovranno dimostrare a loro volta di rispondere ai requisiti ESRS: ciò comporta un adeguamento di Piccole e Medie imprese in tempi rapidi, ben prima della scadenza prevista.

 

Cosa può fare Setter per la vostra azienda?

Setter può aiutarvi, effettuando un’analisi iniziale della situazione aziendale in base agli Standard Europei per la Rendicontazione di Sostenibilità (strategie, modelli di business, governance, organizzazione, valutazioni di rilevanza degli impatti, rischi e opportunità legati alla sostenibilità, includendo politiche, obiettivi, piani d’azione e performance).
Può individuare i passi da intraprendere per lo studio di sostenibilità e definire quali siano le certificazioni necessarie per raggiungere gli obiettivi.
Infine, può accompagnarvi nel raggiungimento delle certificazioni indispensabili al vostro bilancio di sostenibilità.

 

 

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