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la sostenibilità, in breve

CHE COSA È LA SOSTENIBILITÀ

La sostenibilità è la capacità di creare  prodotti e offrire servizi, avendo come obiettivo il rispetto per l’ ambiente e per le persone , facendo ricorso a un sistema organizzativo etico.
Tale complesso di tematiche è noto con l’acronimo ESG (Environmental, Social, Governance).

QUANDO NASCE L’ESIGENZA DELLA SOSTENIBILITÀ

La necessità di uno sviluppo sostenibile nasce a seguito delle riflessioni e degli studi sui danni ambientali causati dalle attività umane, tematica che ha conosciuto sempre più approfondimenti a partire dagli anni ’70.
L’evento che diede una svolta significativa alla progettualità verso un futuro sostenibile fu il
disastro della Exxon Valdez, la petroliera che nel marzo del 1989 provocò la fuoriuscita di più di 40 milioni di litri nelle acque del Prince William Sound in Alaska. Fu allora che si intensificarono le azioni tese ad aumentare la consapevolezza delle conseguenze irreversibili ai danni del nostro pianeta, dei suoi ambienti, degli esseri viventi e di tutti gli ecosistemi.

Prendere coscienza dell’ urgenza di porre un freno allo sfruttamento delle risorse ha progressivamente portato alla consapevolezza di dover progettare un futuro nel quale le organizzazioni si pongano il fine di operare in modo etico, riflettendo sulle relazioni che intercorrono al loro interno e sui legami che le interconnettono con il resto del mondo.
Le tappe fondamentali di questo percorso sono, nel
1992, l’avvio della Commissione ONU per lo Sviluppo sostenibile e, nel 2015, la definizione dell’ Agenda 2030 dell’ONU per lo sviluppo sostenibile, con la definizione di 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile

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come si misura la sostenibilità

La misurazione della sostenibilità è un obiettivo che le principali organizzazioni politiche perseguono ormai da decenni, in vista del quale l’Unione Europea ha predisposto la direttiva CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive) del 14/12/2022, finalizzata a portare progressivamente la rendicontazione di sostenibilità allo stesso livello di qualità e rilevanza del bilancio economico-finanziario.
La direttiva in questione prevede che l’
UE abbia dei propri standard per il reporting di sostenibilità, pubblicati in bozza il 22/12/2023. Essi sono noti con l’acronimo ESRS, European Sustainability Reporting Standard, e la loro compilazione è stata demandata all’ EFRAG (European Financial Reporting Advisory Group), un’organizzazione europea indipendente, che opera nel settore della regolamentazione finanziaria.

I 12 CRITERI ESRS

Nell’attesa della pubblicazione definitiva degli standard europei, l’UE ha deliberato la compatibilità del sistema ESGR con i sistemi ISSB e GRI. Le imprese tenute alla rendicontazione di sostenibilità possono quindi procedere alla stesura dei loro rapporti seguendo gli standard di uno dei due sistemi suddetti.
Il sistema degli standard ISSB (International Sustainability Standards Board), di matrice anglosassone, è disponibile dal 2023, mentre il GRI (Global Reporting Iniziative), di origine statunitense, è disponibile fin dal 2016.

Tanto gli standard UE, quanto i GRI e gli ISSB, prevedono che le organizzazioni, nel descrivere la loro storia e la loro situazione attuale, delineino il proprio futuro mettendo a fuoco gli obiettivi di sostenibilità raggiunti e quelli raggiungibili, in merito all’impatto che le loro attività hanno sull’ambiente, sui rapporti con le persone e le organizzazioni, nonché sulla creazione di valori.
I
17 obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 sono i parametri chiave di ciascuno di questi sistemi .

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