Che cosa sono
Gli ESRS, European Sustainability Reporting Standards, sono linee guida create dall’European Financial Reporting Advisory Group (EFRAG) in collaborazione con il Public Interest Oversight Board (PIOB) e il Technical Expert Group (TEG) della Commissione Europea per conto dell’Unione Europea, per uniformare la presentazione da parte delle imprese europee del loro impatto ESG (Ambientale, Sociale, Governativo).
Integrati nella CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive), mirano a standardizzare e potenziare il reporting di sostenibilità nell’UE, spingendo un numero maggiore di imprese a dettagliare il loro impatto ESG.
A CHI SONO RIVOLTI
Gli ESRS riguardano, a partire dal 2024 le società soggette alla CSRD, e cioè grandi imprese con bilancio superiore a 20 milioni di euro, fatturato oltre 40 milioni di euro o più di 250 dipendenti.
L’applicazione di questi standard di rendicontazione di sostenibilità sarà progressiva. Gli standard entreranno in vigore tra il 2024 e il 2028 come segue:
· Dal 1° gennaio 2024 per le società già soggette alla Direttiva sulla rendicontazione non finanziaria (rendicontazione nel 2025 sui dati del 2024).
· Dal 1° gennaio 2025 per le grandi società non attualmente soggette alla Direttiva sulla rendicontazione non finanziaria (rendicontazione nel 2026 sui dati del 2025).
· Dal 1° gennaio 2026 per le PMI e le altre società quotate in borsa (rendicontazione nel 2027 su dati del 2026); le PMI possono rinunciare fino al 2028.
· Dal 1° gennaio 2028 per le società non UE con attività significative nell’UE (rendicontazione nel 2029 su dati del 2028).
Struttura
Gli ESRS elaborati dall’EFRAG, sono divisi in 12 documenti, suddivisi per aree, di cui la prima è dedicata agli aspetti generali e le altre tre ai temi ESG (Environmental, Social, Governance), con ulteriori standard previsti per specifici settori industriali.
2 Standard generali:
ESRS 1 Requisiti generali
ESRS 2 Contenuti generali
5 Standard Ambientali:
ESRS E1 Cambiamento climatico
ESRS E2 Inquinamento
ESRS E3 Risorse idriche e marine
ESRS E4 Biodiversità ed ecosistemi
ESRS E5 Uso delle risorse ed economia circolare
1 Standard di Governance:
ESRS G1 Condotta aziendale
4 Standard Sociali:
ESRS S1 Forza lavoro propria
ESRS S2 Lavoratori della catena del valore
ESRS S3 Comunità interessate
ESRS S4 Consumatori ed utenti.
Il 31 luglio 2023 la Commissione Europea ha approvato in via definitiva il Regolamento Delegato n. 2023/2772 sul primo set di ESRS dedicati alle grandi imprese soggette alla C.S.R.D., che integra la direttiva 2013/34/UE del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda i principi di rendicontazione di sostenibilità. L’atto delegato e gli allegati sono stati pubblicati nella Gazzetta ufficiale il 22 dicembre 2023 e si applica a decorrere dal 1° gennaio 2024 per gli esercizi finanziari aventi inizio il 1° gennaio 2024 o in data successiva.
Inoltre, è prevista la pubblicazione di ESRS specifici per 40 settori diversi.
Attualmente la priorità dell’EFRAG è il lavoro di attuazione dell’ESRS indipendentemente dal settore. Ciononostante, l’EFRAG continua a sviluppare norme specifiche per i settori.
Le Novità
Gli standard ESRS introducono novità nel reporting di sostenibilità per le aziende interessate.
Ad esempio:
– Doppia Materialità: Le aziende devono illustrare sia l’effetto delle questioni di sostenibilità sulla performance finanziaria (materialità finanziaria) che l’impatto delle loro attività su società e ambiente (materialità d’impatto), promuovendo una visione complessiva della sostenibilità aziendale.
– Temi e livelli di informazione: La struttura del report varia a seconda delle esigenze specifiche di ogni azienda e dei requisiti settoriali, ma in generale dovrebbe fornire una visione chiara della sostenibilità dell’azienda, comprese le politiche, gli obiettivi e le metriche di performance.
– Verifica esterna: La CSRD richiede che i rapporti di sostenibilità siano verificati da una terza parte indipendente. Questo aumenta la credibilità dei rapporti, assicurando agli stakeholder che le informazioni sono accurate e affidabili.
Perchè applicarli alle imprese
Gli standard ESRS offrono alle aziende un modello e criteri specifici per il reporting, assicurando coerenza, comparabilità e affidabilità delle informazioni per investitori e altre parti interessate.
La loro importanza risiede nel potenziare la trasparenza e comparabilità dei dati sulla sostenibilità, facilitando decisioni informate da parte di investitori e consumatori.
Inoltre, gli ESRS sono in linea con gli obiettivi del Green Deal dell’UE, un insieme di strategie e piani di azione lanciato nel dicembre 2019, per rendere l’Europa neutrale dal punto di vista climatico entro il 2050, sostenendo pratiche commerciali sostenibili e la transizione verso un’economia a basse emissioni.
Per di più, nel settembre del 2023 l’EFRAG e i reporter GRI hanno divulgato il comunicato congiunto di interoperabilità, con il quale l’EFRAG e il GRI riconoscono di aver raggiunto un elevato livello di interoperabilità tra i rispettivi standard in relazione alla rendicontazione degli impatti. In questo modo, hanno evitato la problematica di una doppia rendicontazione da parte delle aziende, dando vita a un sistema di rendicontazione facile da usare e senza inutili complessità.
Pertanto, le organizzazioni che rendicontano ai sensi dell’ESRS, sono considerate come se stessero utilizzando gli Standard GRI, per questo l’EFRAG e il GRI stabiliranno e renderanno disponibile al pubblico l’elenco dei requisiti e dei punti di informazione ESRS che corrispondono ai requisiti e ai punti di informazione GRI che illustrano l’elevato livello di comunanza raggiunto. In virtù di ciò è stata pubblicata a novembre 2023 una bozza delle corrispondenze.