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Nel mondo sempre più interconnesso e consapevole dei problemi globali, la trasparenza e la responsabilità d’impresa sono diventate parole d’ordine. In questo contesto, il Global Reporting Initiative (GRI) emerge come una luce guida per le organizzazioni che vogliono dimostrare un impegno serio verso la sostenibilità e la rendicontazione trasparente.

Il Global Reporting Initiative, o GRI, è una organizzazione internazionale indipendente, che ha sviluppato un quadro di riferimento per la rendicontazione della sostenibilità.

Il GRI è stato fondato nel 1997 a Boston, negli Stati Uniti, da Ceres (un’organizzazione non governativa focalizzata sulla sostenibilità aziendale) e dal Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP).

L’obiettivo era quello di sviluppare linee guida globali per la rendicontazione della sostenibilità per le imprese e altre organizzazioni.

Nel 1999 venne pubblicata la prima versione delle linee guida per la rendicontazione della sostenibilità, noto come “G1”, seguita da una serie di iterazioni e miglioramenti nel corso degli anni, con il rilascio di nuove versioni delle linee guida, in considerazione dei cambiamenti nei contesti sociali, ambientali ed economici.

Nel corso degli anni 2000, il GRI ha guadagnato il riconoscimento internazionale come leader nel campo della rendicontazione della sostenibilità, stabilendo partnership con diversi governi e organizzazioni internazionali.

Il GRI ha continuamente aggiornato e migliorato le sue linee guida, giungendo al G3 (2006) e al G4 (2013).
Nel 2016, il GRI è passato dalla fornitura di linee guida alla definizione dei primi standard globali per il reporting di sostenibilità: i GRI Standards.

Gli standard continuano a essere aggiornati e integrati: nel 2019 sono stati inclusi nuovi standard in materia fiscale, nel 2020 è stata la volta di quelli per i rifiuti, fino a un’importante aggiornamento degli standard universali avvenuto nel 2021, senza contare la continua integrazione degli standard settoriali.

gli standard gri

La rendicontazione prevista dagli standard GRI non è solo un’esigenza normativa o etica, ma anche un potente strumento di differenziazione e reputazione per le aziende. La diffusione degli standard GRI ha contribuito a creare un linguaggio comune per la rendicontazione di sostenibilità, facilitando la comparabilità e l’analisi delle performance ESG (Environmental, Social, Governance) tra diverse organizzazioni e settori.

I Benefici della Rendicontazione GRI

1.   Trasparenza e Fiducia: La rendicontazione GRI fornisce un quadro standardizzato che aiuta le aziende a comunicare in modo chiaro e trasparente le loro prestazioni in materia di sostenibilità.

2.   Decisioni Informate: Gli stakeholder possono utilizzare i report GRI per prendere decisioni informate su investimenti, partnership o acquisti.

3.   Innovazione e Miglioramento Continuo: La valutazione e la rendicontazione delle prestazioni sostenibili possono guidare le aziende verso l’innovazione e il miglioramento continuo.

Il GRI offre una serie di linee guida e standard che le aziende possono seguire per preparare i loro report di sostenibilità. Questi standard coprono una vasta gamma di argomenti, tra cui governance, diritti umani, lavoro, ambiente, anticorruzione e molto altro.

La struttura degli standard GRI è così composta:

1.   Standard GRI universali -> Principi fondamentali

Questi standard stabiliscono i principi e le linee guida generali per la rendicontazione della sostenibilità, inclusi temi come la materialità, la completezza e la coerenza.

2.   Standard GRI di settore -> Informativa generale
Questi standard sono progettati per settori specifici, come l’agricoltura, l’energia e i servizi finanziari, e forniscono linee guida dettagliate per la rendicontazione della sostenibilità in quei settori.

3.   Standard GRI specifici -> Temi materiali

Questi standard affrontano questioni specifiche relative all’economia, all’ambiente e alla società, come ad esempio il cambiamento climatico, i diritti umani e la gestione dell’acqua.

Partendo dai principi fondamentali, con cui l’azienda descrive il proprio bilancio di sostenibilità, si passa alle informative generali, con una panoramica sull’azienda, per arrivare fino alle informative specifiche (dei temi materiali scelti).

Princìpi Guida dei GRI Standards

Le aziende possono scegliere di adottare i principi del GRI in modo volontario o come parte di requisiti normativi o di mercato. Una volta adottati, questi standard guidano l’azienda attraverso un processo di raccolta dati, analisi, verifica e presentazione delle informazioni in un report coerente e comprensibile.

I GRI Standards sono basati su sette principi guida fondamentali

.1 Pertinenza

la rendicontazione deve focalizzarsi su temi che sono rilevanti per gli stakeholder e che hanno un impatto significativo sulle prestazioni dell’organizzazione.

.2 completezza

l’organizzazione deve fornire una visione equilibrata e completa delle proprie prestazioni economiche, ambientali e sociali.

.3 coerenza

la rendicontazione deve essere coerente nel tempo e tra diverse organizzazioni per consentire un confronto significativo.

.4 precisione

le informazioni devono essere accurate, verificabili e affidabili.

.5 tempestività

le informazioni devono essere rese disponibili in tempo utile per consentire agli stakeholder di prendere decisioni informate.

.6 Chiarezza

le informazioni devono essere presentate in modo chiaro, conciso e comprensibile.

.7 accessibilità

le informazioni devono essere facilmente accessibili e disponibili al pubblico.
Identificazione dei Temi Materiali

Il primo passo nell’utilizzo degli Standards GRI è l’identificazione dei temi materiali che sono rilevanti per l’organizzazione e i suoi stakeholder. Questi temi materiali rappresentano le questioni più significative e impattanti per l’organizzazione in termini di sostenibilità e includono, ad esempio, il cambiamento climatico, i diritti umani, le condizioni di lavoro e la trasparenza fiscale, coerentemente con gli obiettivi dell’Agenda 2030.

Raccolta e Gestione dei Dati

Una volta selezionati i temi e gli indicatori, l’organizzazione deve avviare il processo di raccolta e gestione dei dati necessari per calcolare e valutare le performance ESG. Questo può richiedere la collaborazione con diversi dipartimenti e funzioni all’interno dell’organizzazione, l’implementazione di sistemi di gestione dei dati e la verifica dell’accuratezza e dell’affidabilità delle informazioni raccolte, includendo analisi, risultati, trend, obiettivi e iniziative in corso per migliorare le performance in materia di sostenibilità.

Verifica e Assicurazione della Qualità

Infine, per garantire l’affidabilità e l’integrità del report di sostenibilità, molte organizzazioni scelgono di sottoporre i loro report a processi di verifica esterna e assicurazione della qualità condotti da terze parti indipendenti. Questi processi aiutano a validare i dati e le informazioni presentate nel report, assicurando che siano accurati, completi e conformi agli Standards GRI e alle migliori pratiche di reporting di sostenibilità.

conclusione

I Global Reporting Initiative (GRI) offrono alle organizzazioni in tutto il mondo uno strumento prezioso di portata globale per misurare, valutare e comunicare le proprie performance in termini di sostenibilità.

In Italia molte grandi aziende hanno scelto di utilizzare i GRI standards, tra cui Mutti, Lavazza, Casalasco e molte altre, benché in risposta alle esigenze normative europee siano stati sviluppati recentemente anche gli European Sustainability Reporting Standards (ESRS).,

Le aziende e le organizzazioni possono avvalersi della flessibilità di adottare diverse tipologie di rendicontazione secondo gli standard che meglio rispondono alle proprie esigenze e agli stakeholder di riferimento, per relazionare in modo completo e responsabile gli impatti futuri in ambito sostenibile.