Nonostante l’impatto negativo della pandemia, il settore turistico si sta riprendendo velocemente e le stime per il 2023 indicano una crescita del 12,2% rispetto al 2022 (demoskopika). Come in molti altri settori, la sostenibilità sta iniziando a essere non solo apprezzata ma anche richiesta dai clienti: secondo un report di booking.com, il 61% dei turisti afferma di voler compiere viaggi più sostenibili in futuro.
Il turismo sostenibile implica anche la riduzione dell’impatto delle strutture e delle attività turistiche sull’ambiente e le risorse naturali. Per far fronte a questo obiettivo la certificazione ISO attesta che i gestori degli stabilimenti balneari conducono la loro attività in modo sostenibile e garantendo alti standard di qualità per i clienti.
Data l’approvazione del ddl concorrenza del 2022 e la successiva bocciatura della proroga al 2024, le concessioni balneari verranno riassegnate tramite gare pubbliche entro il 31 dicembre 2023. Tra i criteri di selezione figurano la gestione più moderna, sicura e accessibile, la qualità dei servizi offerti e il rispetto dell’ambiente. La certificazione ISO 13009 per il turismo può dunque garantire un vantaggio al gestore dello stabilimento, sia per riottenere la concessione che per attrarre nuovi clienti con a cuore la sostenibilità.
Il certificato ha una validità di tre anni e prevede regolari verifiche annuali di mantenimento.
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